“Non è sicuro, ma in autunno il virus potrebbe tornare”. Una affermazione assolutamente insignificante, sia sul piano scientifico che della comunicazione istituzionale, ma devastante nei suoi effetti. Intanto il crollo delle borse che ha accompagnato questa cupa previsione sul prossimo futuro, proprio adesso che almeno nel nostro Paese si iniziava a vedere la luce in fondo al tunnel. Poi per quello che potrebbe scatenare proprio in autunno, quando comunque avremo a che fare con la normale influenza che mette a letto ogni anno dai 5 ai 6 milioni di italiani. Ogni colpo di tosse, ogni decimo di febbre segnalato dal termometro, anche quelli che troviamo oggi fuori dai supermercati, rischia di scatenare il panico nelle famiglie e nei luoghi di lavoro. Magari inutilmente ma con nuovi danni all’economia e al tessuto sociale. Ecco perché quando si dà fiato alle trombe (o ai tromboni) bisognerebbe contare fino a 10. Meglio fino a 100. Meglio ancora andarsene al mare o alle terme a farsi un po’ di vacanze, lontano dai Palazzi.
